giovedì 24 luglio 2008

Eroi solitari (E. Ruggeri)



Ne abbiamo percorsa di strada
e tutto ci sembra lontano
ma il nostro segnale di resa
aspettiamo invano

Non siamo persone passive
che guardano gli altri partire
abbiamo bandiere nascoste
già pronte ad uscire
al sole d'aprile

Noi abbiamo dei padri
e ci stanno guardando da lassu
mentre il passato conserva
la nostra memoria
se il fischiare del vento
non potrai sentirlo tu
tu puoi cantare vittoria
puoi raccontare una storia
non scritta da noi

Abbiamo nemici moderni
sorretti da missili e banche
ma lungo il cammino le gambe non sono mai stanche

Li abbiamo guardati giocare
le loro scommesse
le fredde informatiche mosse
che sono le stesse
di allora, le stesse

Noi abbiamo una madre
che ci benedice da lassu
mentre il futuro prepara
una nuova miseria
se il fischiare del vento
tu non vuoi sentirlo più
tu puoi cantare vittoria
puoi raccontare una storia
non scritta da noi

Usurai di questo mondo datevi da fare
attaccate subito per farvi rispettare
qui la gente è fragile, molto manovrabile
l'utile è l'unica cosa che conta per voi

Noi abbiamo dei padri
e ci stanno guardando da lassu
mentre il passato conserva
la nostra memoria
se il fischiare del vento
non potrai sentirlo tu
tu puoi cantare vittoria
puoi raccontare una storia
non scritta da noi

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Scusate per il disagio!

Zimbabwe: il paese dei miliardari alla fame

Ricchezza?



No, povertà...
Guardiano di notte in una villa abitata da bianchi, guadagna 10 miliardi al mese. Niente. «Andare al lavoro mi costa 1 miliardo al giorno. Ci rimetto», dice. Sopravvive con il lavoro della moglie, che compra e rivende verdura. «L’ultima volta che abbiamo mangiato carne è stato a Natale, il padrone mi aveva regalato un pezzo di pollo. Siamo il Paese dei miliardari alla fame»

Motivazione
Sul marciapiede di uno dei viali centrali di Harare due biglietti da 100 milioni di dollari sono trascinati dal vento. Nessuno cerca di raccoglierli. Non valgono nulla. Assolutamente nulla. A metà giugno una sigaretta costava 300 milioni di dollari. Per un caffè bisognava sborsare un miliardo di dollari. Senza contare la mancia, meno di 200 milioni è considerato un insulto. I prezzi danzano da un giorno all’altro. Alla fine di giugno il biglietto verde americano valeva 6 miliardi di dollari locali. I biglietti da 100 mila che avevano corso legale nel 2007 sono già un ricordo. Sono stati spazzati via quest’anno da tagli da 10, 50, 100, poi 250 milioni. Da qualche mese circolano speciali «agro cheques» da 5 e 50 miliardi. Presto arriveranno gli «industrial cheques» da 100 o 1000 miliardi.

Testo tratto da La Stampa (a sua volta tratto da Le Monde) http://www.lastampa.it/search/articolo.asp?IDarticolo=1824954&sezione=Esteri


Tutto questo accade mentre il nostro mondo si occupa di bellezze in spiaggia, gossip, e quant'altro... basta guardare l'immagine che posto qui sotto (clickate su di essa, purtroppo blogger non mi permette di ingrandirla), tratta da La Stampa: cosa trovate a fianco di questa notizia???




[grazie a Michele per avermi segnalato la notizia]

mercoledì 16 luglio 2008

Mancava qualcosa...

Mi sembrava che mancasse qualcosa su questo blog... ed infatti ancora non avevo fatto un tributo ad un grande artista della musica italiana: Rino Gaetano.

E lo faccio con due canzoni: la prima è istrionica, surreale e senza alcun senso, Spendi Spandi Effendi



La seconda la riconoscerete subito, è riconducibile ad uno spot recente, e si chiama Berta filava

Shiny happy people

Mentre stavo arrivando al lavoro in auto, questa mattina, alla radio hanno messo "Shiny happy people", una vecchissima canzone degli R.E.M. ("dei" al posto di "degli", se pronunciate il nome all'italiana :D).

Questa canzone mi ha fatto tornare in mente tanti momenti di quando ero bambino: è una di quelle canzoni che resteranno per sempre indelebilmente legate alla mia infanzia, la sentivo in continuazione - in realtà non per mia volontà - ma credo comunque sia una gran bella canzone. E soprattutto, guardate come era giovane Michael Stipe!!!